Skip to main content

Chiusura estiva: 26 Luglio - 2 Settembre

Carissimi pazienti e amici, vi informiamo che visite mediche, palestra e fisioterapia ricominceranno a pieno titolo il 2 Settembre 2024. 

A seguire alcuni link per la prenotazione delle nostre prestazioni fisioterapiche, cliccando sopra al nome del terapista verrete rimandati alla pagina di prenotazione.

Dott.ssa Livia Pivetta

  • Onde d'urto
  • Tecarterapia
  • Laserterapia
  • Pressoterapia 

Dott. Federico Barone 

  • Fisioterapia
  • Riabilitazione
  • Riabilitazione sportiva
  • Riabilitazione temporo-mandibolare (ATM)
  • Terapia manuale

Dott.ssa Luisa Brambilla Pisoni

  • Drenaggio linfatico
  • Elettrostimolazione
  • Esame posturale
  • Fisiokinesiterapia
  • Laserterapia
  • Mobilizzazione articolare
  • Riabilitazione
  • Riabilitazione sportiva
  • Rieducazione posturale globale
  • Tecarterapia
  • Tens terapia

Dott.ssa Stefanie Grace Jansz Vega 

  • Riabilitazione del pavimento pelvico
  • Riabilitazione pelvica femminile
  • Riabilitazione pelvica maschile
  • Dolore pelvico
  • Drenaggio linfatico
  • Fisiokinesiterapia
  • Mobilizzazione articolare
  • Riabilitazione

Dott.ssa Alina Piccinni

  • Riabilitazione del pavimento pelvico
  • Riabilitazione pelvica femminile
  • Riabilitazione in gravidanza
  • Riabilitazione post partum
  • Fisiokinesiterapia
  • Ginnastica medica per scoliosi
  • Tecarterapia
  • Radiofrequenza 
  • Lichen genitale

 

A presto!

Dott.ssa Stefanie Grace Jansz Vega

Stefanie Jansz ha frequentato il prestigioso Collegio San Carlo di Milano, dove ha conseguito il diploma di maturità. Per un anno, ha frequentato la facoltà di Scienze Biologiche dell’Università di Milano per poi cedere al richiamo irresistibile per lei della Fisioterapia. Si è laureata in questa disciplina presso la stessa Università, nel 2018 e attualmente sta concludendo la frequenza del Master Internazionale di Riabilitazione Perineale presso EdiAcademy di Milano. Durante il percorso universitario, ha svolto attività di tirocinio presso strutture altamente qualificate. Tra queste, Fondazione Don Gnocchi, Asst Pini-CTO presidio Bignami, Ospedale Niguarda Ca’ Granda, Asst Santi Paolo e Carlo presidio Ospedale San Paolo. Qui dove si è occupata di riabilitazione adulta e pediatrica. Non meno interessanti le esperienze professionali successivamente maturate. Stefanie Jansz ama la fisioterapia e nutre particolare interesse per la riabilitazion pelvi-perineale, volta al trattamento dell’incontinenza e delle disfunzioni del pavimento pelvico urologiche, ginecologiche e proctologiche, maschili, femminili e pediatriche.

Kinesio taping

Il kinesio taping nasce nel 1979 in Giappone, ideato da Kenzo Kase. La sua semplicità (si tratta infatti di cotone imbevuto di colla durante la sua filatura) gli permette di avere molteplici utilizzi e persone con diverse problematiche.
E' importante sapere che non contiene farmaci e per questo è indicato anche per donne in gravidanza, con le quali si ottengono ottimi risultati per il contenimento del mal di schiena e sensazioni di "pesantezza" a livello del ventre.
 
 Questa tecnica permette al paziente di mantenere la sensazione di benessere per qualche giorno, di solito 2-3, fino alla fisioterapia successiva. 
E' una terapia operatore-dipendente: ci sono delle regole di applicazione e dei passaggi obbligati per ottenere i risultati ottimali. 
Le applicazioni più comuni sono: linfodrenaggio, riduzione del dolore, rilascio della fascia muscolare e miglioramento della performance articolare. 

Anatomia del pavimento pelvico femminile

La pelvi femminile, è un insieme di organi e strutture situate nella porzione caudale del bacino.

I margini che interessano questa parte anatomica sono:

  • Osso sacro
  • Coccige
  • Sinfisi pubica
  • Tuberosità, spine e branchie ischio – pubiche.

La pelvi e le ossa del bacino sono in rapporto con muscoli e ossa dell’arto inferiore; queste due porzioni anatomiche si influenzano vicendevolmente.

Miologia

La muscolatura della pelvi è prevalentemente statica, con contenuto di fusi neuromuscolari notevole e secondo solo al numero di fusi del diaframma respiratorio.

Il perineo è l’insieme delle parti molli, coperte dalla cute, che chiudono inferiormente il bacino garantendo le funzioni di continenza, di evacuazione e della vita sessuale. La sua componente muscolare forma una losanga che si congiunge a livello del margine inferiore della sinfisi pubica e anteriormente alle tuberosità ischiatiche, posteriormente all’apice del coccige.

Il perineo maschile e femminile presentano una porzione posteriore o triangolo o perineo anale caratterizzato dall’orifizio anale.

Il perineo anteriore, invece prende il nome di triangolo anteriore o urogenitale, che nell’uomo è caratterizzato dalla presenza dei genitali esterni e dall’uretra e nella donna dalla vagina e dall’uretra.

Nel complesso, il perineo è composito di formazioni muscolari e fasciali così composte in ordine dalla più profonda alla più superficiale:

  • Diaframma pelvico con le sue fasce;
  • Muscolo sfintere esterno dell’ano;
  • Trigono o diaframma urogenitale
  • Muscoli superficiali del perineo;
  • Muscoli ischio - cavernosi e bulbo - cavernosi;
  • Muscolo trasverso superficiale del perineo.

 

Il diaframma pelvico è rappresentato da una lamina muscolare che, in corrispondenza della parte mediana e anteriore risulta incompleta e si chiude vicino allo stretto inferiore. Si rappresenta generalmente come ‘cupola rovesciata’ a concavità superiore e convessità inferiore. La componente muscolare è costituita dai muscoli ischio-coccigei e dai muscoli elevatori dell’ano. Il tono del diaframma pelvico conferisce stabilità al pavimento pelvico.

Il muscolo ischio coccigeo costituisce la porzione postero- superiore del diaframma pelvico completando in dietro il muscolo elevatore dell’ano.

Il muscolo elevatore dell’ano è il maggior rappresentante del diaframma pelvico. Questo muscolo origina lateralmente dal ramo superiore del pube fino alla spina ischiatica.

Il muscolo sfintere esterno dell’ano è il muscolo che circonda la parte terminale del retto e canale anale.  Di questo muscolo si distinguono una porzione superficiale e una porzione profonda. Le fibre della porzione anteriore sono importanti per il loro decorso in quanto formano il centro tendineo del perineo, insieme a quelle mediali dei muscoli trasverso profondo e superficiale del perineo. Lo sfintere esterno dell’ano è innervato dai nervi rettali inferiori e dalla porzione motoria dei nervi pudendi.

Il diaframma o trigono urogenitale si trova al di sotto del diaframma pelvico e risulta essere una lamina muscolo aponeurotica dello spessore di 1 cm di forma triangolare. La sua contrazione chiude la porzione anteriore della pelvi e chiude l’apertura del diaframma pelvico.

Il muscolo trasverso superficiale del perineo è un muscolo pari, lungo nell’uomo ma più sottile nella donna, che origina dalla faccia interna della tuberosità ischiatica e termina al centro tendineo del perineo congiungendosi al muscolo controlaterale. È innervato dal ramo perineale del nervo pudendo e la sua contrazione simultanea a quella del controlaterale mette in tensione il centro tendineo del perineo.

Il compartimento muscolare più superficiale interessa il terapista della riabilitazione per le problematiche di gestione del dolore, delle disfunzioni sessuali e la sua conoscenza ci permette di fare considerazioni attendibili senza il bisogno di fare osservazioni endocavitarie.

Il muscolo pelvico è composto sostanzialmente da fibre fasiche, studi su cadavere confermano che la quota maggiore di fibre fasiche è situata nel perineo posteriore e la fasicità è legata ad una esigenza funzionale. 

Le fibre che si contraggono sono prima quelle toniche e poi quelle fasiche. 

 

Il pavimento pelvico si modifica: [1](Lamberti, 2016)

lo stress, lo sport, e la gravidanza possono modificare la funzionalità di questo muscolo.

I segni che indicano modificazioni funzionali sono:

  • un perineo che non si contrae (non contracting pelvic floor)
  • perineo che non si rilassa (non relaxing pelvic floor)
  • perineo afunzionale (A-functional pelvic floor)

A questi segni sono correlati delle condizioni quali:

  • pelvic floor under activity
  • pelvic floor over activity
  • pelvic floor inactivity (Antonella Biroli)

 

Innervazione

L’innervazione di questi muscoli è sostenuta dai nervi spinali da L5 a S5.

 

Cenni fisiopatologici

 l dolore cronico

“Il dolore è un'esperienza soggettiva di entità complessa che si associa a veloci modificazioni neurovegetative, affettivo emotive e cognitive.[2]” Il dolore è dapprima nocicettivo, diventa neuropatia quando si sviluppa la malattia. Le cause del dolore possono essere biologiche, psicologiche o relative al contesto. Tra le cause biologiche il fattore più predisponente al dolore è l’infiammazione cronica, che viene mediata dal mastocita. [3]

Se le condizioni non sono acute e sono presenti i meccanismi di sensibilizzazione centrale la condizione può essere considerata cronica indipendentemente dal periodo di tempo. [4]

Il dolore pelvico cronico nelle donne non è esclusivamente associato al ciclo mestruale, al rapporto sessuale o alla gravidanza[5], ma è sufficientemente severo da causare disabilità funzionale o da richiedere cure mediche.[6]

 

[1]“Rieducazione pelvi-perineale. Livello avanzato” – corso ECM- Gianfranco Lamberti,   Milano, in data 9-10 Aprile 2016.   

[2]Gelbaya TA, El- Halwagy  HE, Focus on primary care: chronic pelvic pain in women CME review article. Obstet and Gynecol Survey 2001; 56 (12): 757-63.

[3] Kinet JP. The essential role of mast cells in orchestrating inflammation. Immunol Rev 2007; vol 217,1: 5-7. 10. Theoharides TC, Kempuraj D, Tagen M et al. Differential release of mast cell mediators and the pathogenesis of inflammation. Immunol Rev 2007; vol 217(1): 65-78.

[4] Alappattu MJ, Bishop MD., Phycological factors in chronic pelvic pain in women: relevance and application of the fear avoidance model of pain, Phys Ther. 2011 Oct; 91 (10): 1542-50 Epub 2011 Aug 11. Level of Evidence: 2C.

[5] Diaz Mohedo E., Baròn Lopez FJ, Pineda Galàn C, Dawid Milner Ms, Suarez Serrano C, Medrano Sànchez E., Discriminating power of CPPQ-Mohedo: a new questionnaire for chronic pelvic pain in women: relevance and application of the fear-avoidance model of pain, J Eval Clin Pract. 2011 Oct 26. Level of Evidence: 2C.

[6] Silva GP, Nascimento AL, Michelazzo D, Alves Junior FF, Rocha MG, Silva JC, Reis FJ, Nogueira AA, Poli Neto OB, High prevalence og chronic pelvic pain in women in Ribeira O Preto, Brazil and direct association  with abdominal surgery, Clinics 2011, Level of Evidence 2B.

Dolore pelvico da trigger point nella donna

Il dolore pelvico cronico (CPP, Chronic Pelvic Pain) indica un dolore ciclico o non ciclico, per un periodo superiore ai 6 mesi, localizzato nella pelvi anatomica.  L’approccio della EAU (European Association of Urology) alla sindrome del dolore pelvico cronico, è di suddividerla in “pain syndrome” e “non-pain syndromes”.

E' una condizione spesso taciuta, un tabù, ma rappresenta il 10% delle visite ginecologiche ambulatoriali, il 40% di quelle laparoscopiche e tra il 10 il 15% degli interventi d' isterectomia[1].

Tra le cause di questo dolore la EAU riporta al dolore imputabile ai trigger point, punti dolorosi all’interno della bandelletta muscolare. Per la risoluzione di questa condizione, spesso dolorosa, può essere utilizzata come tecnica la compressione ischemica, che consiste nella pressione con il polpastrello nella parte individuata come dura e dolente.

 

 I meccanismi centrali sono di grande importanza nella patogenesi dell’iperalgesia di questi muscoli.

I muscoli responsabili potrebbero essere i muscoli spinali, addominali o i muscoli del complesso pelvico. Lo stress è stato individuato come generatore e/o come fattore “mantenente” del dolore mialgico.

Letteralmente le “sindromi non dolorose” si riferiscono alle sindromi la cui la patologia è ben riconoscibile (infiammatoria, neuropatica, infettiva ecc.); le sindromi dolorose al contrario, no.[2] 

 

 

[1] Gelbaya TA, El- Halwagy  HE, Focus on primary care : chronic pelvic pain in women CME review article. Obstet and Gynecol Survey 200

[2] A.P Baranowsky/ Best Practice & Research Clinical Gastroenterology 23 (2009) 593-610.1; 56 (12): 757-63.

Possiamo aiutarti? Contattaci!
Close and go back to page

Questo sito utilizza cookies necessari per lo svolgimento di attività strettamente legate al suo funzionamento: proseguendo la navigazione viene espresso il consenso al loro impiego. Se vuoi saperne di piu' o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca sul bottone "Cookie policy"

Cookie policy